Brainstorming

Generare nuove idee: dal pensiero divergente a quello convergente

Il brainstorming è un’attività ben nota per raccogliere il maggior numero possibile di idee in un periodo di tempo relativamente breve, passando da una fase di libera espressione (chiamata “divergente”) a una fase di selezione e valutazione (chiamata “convergente”). Nel brainstorming la classe è incoraggiata a pensare senza inibizioni; l’atteggiamento mentale inclusivo e accogliente stimola l’apprendimento attivo, spontaneo, curioso e creativo. L’invito, sia per l’insegnante che per gli studenti e le studentesse, è quello di sospendere il giudizio per favorire il dispiegarsi completo del pensiero divergente. 

PROPONI QUESTA ATTIVITÀ SE HAI L’OBIETTIVO DI:

• Sondare le conoscenze pregresse su un tema appena introdotto.
• Fare emergere pregiudizi o stereotipi (consapevoli o inconsapevoli) intorno a una problematica da analizzare. 
• Generare soluzioni creative e innovative per affrontare problemi complessi.
• Stimolare la creazione di collegamenti tra la teoria e la pratica, così da aumentare l’interesse e il coinvolgimento della classe.
• Esporre i/le partecipanti di fronte all’esistenza di molteplici punti di vista.

COSE DA SAPERE PRIMA DI COMINCIARE:

• Il brainstorming si basa su 4 regole fondamentali:

1. tutte le idee sono benvenute
2. si può pensare dentro e fuori gli schemi
3. non si giudicano le idee altrui
4. prima si lavora sulla quantità, poi sulla qualità.

• Se vuoi usare il brainstorming per fare gestire o risolvere un problema, formula la domanda di partenza con chiarezza e precisione, ma senza dare suggerimenti sulle idee da proporre.
• Sulla base dell’obiettivo formativo di partenza e dell’utilizzo che intendi fare degli input elaborati, stabilisci a monte i criteri che aiuteranno gli studenti e le studentesse a organizzare e raggruppare le idee durante la fase convergente.
• Scandisci l’inizio e la fine di ogni fase (convergente o divergente) con un orologio, un timer o una campana.